Seminario: La contraffazione alimentare nel settore vitivinicolo

Un danno per le imprese, un pericolo per la salute
L’Osservatorio provinciale sulla contraffazione – gestito dalla Camera di commercio di Torino – organizza un seminario focalizzato sul settore del vino, che rappresenta
in modo fondamentale il Made in Italy. Tra i relatori Pasquale Marasco,
Responsabile Filiera ICT4AGRO di Torino Wireless, per parlare di ICT e nuovi sistemi di tracciabilità: soluzioni e strumenti per proteggere il Made in Italy.

OBIETTIVI E DESTINATARI

Questo
seminario, rivolto principalmente agli imprenditori che operano nella filiera
del vitivinicolo
ed ai consumatori, intende essere un momento di incontro fra i
professionisti del settore per fare il punto sulla situazione attuale in
Piemonte, e prevede una serie di interventi studiati per mettere in luce
l’aspetto delle verifiche per salvaguardare e valorizzare le produzioni, la
tutela dei marchi e l’attuazione della protezione delle produzioni vinicole,
gli aspetti tecnici e le nuove tecnologie di tracciabilità applicate allo
specifico prodotto alimentare.

AGENDA

 

Moderatrice: Giusy Mainardi, Direttore Responsabile OICCE Times

14.30

Intervento introduttivo

Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino e Direttore del Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino

15.15

Passato e presente della contraffazione in campo enologico

Vincenzo Gerbi, Università degli Studi di Torino, Facoltà di Agraria

15.45

L’attività di controllo dell’Agenzia delle Dogane nel settore vitivinicolo

Marco Usseglio Tomasset, Funzionario chimico del Laboratorio Chimico dell’Ufficio delle Dogane di Torino

16.15

L’attività del NAS a tutela del consumatore nel settore vitivinicolo

Michele Tamponi, Comandante del Nucleo Anti Sofisticazione del Comando provinciale di Torino dell’Arma dei Carabinieri di Torino

16.45

Gli aspetti legali del problema (titolo da definire)

Duilio Cortassa, avvocato

17.15

I vini: abusi e contraffazioni di marchi e denominazioni di origine in Internet

Giuseppe Provera, Partner e Amministratore Unico Convey Srl

17.45

L’ICT e i nuovi sistemi di tracciabilità: soluzioni e strumenti per proteggere il “Made in Italy”

Pasquale Marasco, Responsabile Filiera ICT4AGRO della Fondazione Torino Wireless

18.15

Le competenze regionali in materia di tutela e valorizzazione del prodotto vinicolo

Andrea Cellino, Regione Piemonte, Settore Sviluppo delle Produzioni Vegetali

18:45

Dibattito e conclusioni

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

La partecipazione è
gratuita, fino ad esaurimento dei posti disponibili e previa iscrizione entro
il giorno precedente presso la Segreteria organizzativa.

Segreteria organizzativa

Settore Proprietà industriale – Centro PATLIB

Camera di commercio di Torino – Via San Francesco da Paola, 24 – 10123 Torino

Tel. 011 5716933 / 9 – Fax 011 5716935 – e-mail: patlib@to.camcom.it

 

IL CONTESTO

Il Piemonte è una Terra da Vino per eccellenza: 45.000 ettari di vigneto, tutto sito in collina e persino nelle fasce alpine e prealpine, dove è preponderante il lavoro diretto e manuale dell’uomo e si perseguono basse rese per ettaro, proprio per esaltare le qualità dei prodotti. 20.000 sono le aziende vitivinicole e tre i milioni di ettolitri di vino prodotti annualmente in regione, derivanti quasi tutti da una ventina di vitigni autoctoni e da cui hanno origine ben 16 vini DOCG e 41 DOC, vini famosi in tutto il mondo, simbolo del Made in Piemonte e del Made in Italy.

La contraffazione di questo prodotto ha conosciuto negli anni passati momenti molto critici: per citare il reato forse più grave basta ricordare 25 anni fa il vino al metanolo, che ha avuto ripercussioni assai negative sul mercato enologico e sull’immagine del vino stesso.

Il mondo produttivo vitivinicolo, grazie alla fattiva collaborazione con le istituzioni, ha saputo risollevarsi puntando sulla qualità delle produzioni.

Il sistema dei controlli opera ormai a diversi livelli per garantire la sicurezza alimentare e la tutela del consumatore anche nell’ambito delle frodi.

Inoltre le produzioni DOC, DOCG e IGT sono sottoposte a piani di controllo della filiera come richiesto dall’Unione Europea in quanto con la recente OCM vitivinicola sono inserite nelle protezione comunitaria come DOP o IGP.